Tour de France 2025, 300€ di multa e un avvertimento per il manifestante pro-Palestina entrato sul percorso all’arrivo della tappa 11

Si è chiuso con un’ammenda il processo contro il manifestante pro-Palestina entrato sul percorso all’arrivo della tappa 11 del Tour de France 2025. Quel giorno, mentre Jonas Abrahamsen e Mauro Schmid si giocavano il successo sul traguardo di Tolosa (che ha visto prevalere il norvegese), un uomo aveva fatto irruzione in strada e aveva corso parallelo ai corridori vestendo una maglietta recante la scritta “Israel out of the Tour”, per protesta contro la presenza alla Grande Boucle della Israel-Premier Tech. L’attivista, uno studente di 26 anni, era stato rapidamente bloccato e arrestato, e in questi giorni si è concluso il procedimento a suo carico.
Come riportato dal quotidiano francese La Dépêche, il giudice ha ritenuto il manifestante colpevole di violazione di un impianto sportivo e lo ha quindi condannato a pagare una multa di 300€, accompagnando il provvedimento con un avvertimento. Il pubblico ministero aveva invece chiesto una multa di 500€ e un DASPO di due anni, sostenendo che “irrompere a tutta velocità nel campo visivo di un corridore è un pericolo reale. La libertà di espressione non può prevalere sulla sicurezza”.
“Volevo denunciare il fatto che una squadra che si proclama ambasciatrice di Israele fosse stata autorizzata a partecipare al Tour de France – ha dichiarato il manifestante in tribunale – Mi sono assicurato di controllare sullo schermo che i corridori fossero abbastanza distanti. Ho corso lungo le barriere per assicurarmi che nessuno si facesse male. Sono stato un atleta: so quanto sia essenziale la sicurezza”. Il 26enne si è detto soddisfatto che il suo messaggio abbia raggiunto il pubblico: “Dal punto di vista politico, l’obiettivo è stato raggiunto. L’idea era quella di stimolare il dibattito sulla popolazione di Gaza e su ciò che sta accadendo lì“.
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